Anche quest’anno, oggi primo maggio, nulla ci sarà risparmiato. Retorica, menzogne, “concertone” con tutta la crème sinistroide di pseudoartisti e discorsi patetici sui diritti dei lavoratori.
Ovviamente non si farà menzione del fatto che c’è tutto’oggi gente sbattuta fuori dal lavoro SENZA ALCUN MOTIVO, solo perché non ha ceduto ai ricatti di stato. Ma questo a chi importa? L’importante è sbandierare i simboli dei sindacati e del PD.
Il solito circo da quattro soldi, con “artisti” scarsi, spacciati per ribelli, che dicono banalità e propongono pessima musica.
Indegno spettacolo da ignorare, come ogni anno d’altronde.