Cesare Sangalli, di Amnesty International gruppo Foggia, è morto durante un incontro pubblico nell’aula magna del dipartimento DeMet di via Ammiraglio Da Zara.
L’intervento dei sanitari non è bastato a salvare la vita a Cesare Sangalli, responsabile di Amnesty International gruppo di Foggia. È deceduto questa sera per un malore, verosimilmente un infarto, mentre nell’aula magna del dipartimento di Economia, Management e Territorio,era in corso la presentazione del libro di Papa Francesco alla presenza del direttore dipartimento DeMet, del rettore Limone, del presidente del Parco del Gargano e dell’ex ministro della Difesa ed ex vicepresidente del Parlamento europeo, Mario Mauro.
La tragedia di via Ammiraglio Alberto Da Zara ha scosso la comunità foggiana. Era in corso l’incontro pubblico dal titolo ‘È finita la pace? organizzato dal Centro culturale Arché, in collaborazione con la rivista scientifica Nuovo Meridionalismo Studi e con il patrocinio del Csv Foggia. Nel corso del suo intervento, Sangalli si è accasciato improvvisamente a terra cadendo all’indietro. I sanitari, giunti a bordo di un’ambulanza, hanno provato a rianimarlo più volte. Purtroppo il 58enne non ce l’ha fatta. Decine i messaggi di cordoglio comparsi su Facebook. Sotto choc l’intera comunità foggiana.
Amnesty Puglia: «Faremo esempio dei tuoi insegnamenti»
«Poco fa ci ha lasciato Cesare Sangalli, Responsabile Amnesty del Gruppo di Foggia, e la sua improvvisa e prematura morte ci lascia attoniti, sgomenti, persi», la nota della circoscrizione pugliese di Amnesty International. «Cesare ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile Amnesty della Puglia e più volte ci ha rappresentato come delegato nelle Assemblee Generali della Sezione Italiana. Attivista appassionato ed instancabile, animato da un fervente e genuino impeto di rivalsa contro tutte le ingiustizie del mondo, che sapeva documentare e argomentare con brillante loquacità, Cesare ci ha insegnato che la perseveranza, la costanza ed il coraggio sono gli ingredienti fondamentali per chi lotta contro le violazioni dei diritti umani. L’esempio e la forza del suo agire politico, l’ha voluto ostentare anche ora, lasciandoci così, mentre aizzava una platea, come piaceva a lui, parlando, ancora una volta, di pace, fino al suo ultimo respiro. Faremo tesoro ed esempio dei tuoi insegnamenti».