L’emendamento 22.6 inserito a gennaio 2022 nel PNRR prevede che “entro luglio 2022 dovrà essere valutata la capacità degli enti locali di gestire il patrimonio idrico e in caso di valutazione negativa dovranno essere coinvolti i privati”.
Dopo il razionamento dell’acqua , l’acqua tornerà magicamente a fluire grazie (diranno) alla “gestione efficiente dei privati”. Ed ovviamente costerà sempre di più fino alla sua totale privatizzazione che ne farà un bene costosissimo esposto a speculazioni finanziarie. Come per il petrolio, per fare un esempio.
Il capitalismo delle merci è morente: il controllo di acqua, terra, cibo, informazioni e corpi umani, sono i nuovi ricchissimi mercati.