Parte da Asti l’ordine di custodia cautelare in carcere per Tommaso Rossini, personaggio molto conosciuto su Facebook e su altri social in ambito vaccinale.
L’accusa, formulata dal pm Davide Greco dopo aver ricevuto una denuncia e aver portato avanti le indagini, è di circonvenzione di incapace.
Nella notte di giovedì 28 luglio la Guardia di finanza di Asti, grazie alla collaborazione della Polizia Stradale di Modena, ha effettuato l’arresto.
E’ proprio nell’alveo della pandemia e dei timori nati in merito alle vaccinazioni anti Covid che Rossini avrebbe agito per convincere una persona astigiana con problemi psichici a spogliarsi di tutti i suoi averi e ad affidarglieli.
Utilizzando i canali social di Facebook, Youtube e altri siti internet e spacciandosi per avvocato, Rossini ha approfittato delle paure di questa persona e l’ha convinta che, essendo non vaccinata, lo Stato Italiano le avrebbe confiscato tutti i beni; l’unico modo per salvare il suo patrimonio e i suoi risparmi era quello di affidare tutto a lui che li avrebbe tenuti al sicuro in Svizzera.
Il nome di Rossini è stato fatto dalla stessa Procura che, per una volta, ha deciso di rendere note le generalità dell’arrestato per un motivo di interesse generale: all’esito delle indagini, infatti, sembra molto probabile che vi siano numerose altre vittime contattate da Rossini con lo stesso modus operandi che ad oggi ancora non hanno denunciato.
“Le indagini condotte congiuntamente dalla polizia di Stato e dalla Guardia di finanza hanno permesso di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di Tommaso Rossini – spiegano dal Comando – In particolare Rossini, utilizzando canali facebook, youtube e altri siti internet, spacciandosi falsamente per avvocato, avrebbe circuito una persona con problemi psichici, approfittando delle sue paure, convincendola che, non essendo lei vaccinata, lo Stato Italiano le avrebbe confiscato tutti i beni, inducendola in tal modo a dare a lui tutti i suoi risparmi con la falsa promessa che lui li avrebbe tenuti al sicuro in Svizzera”.
Le forze dell’ordine ritengono necessario rendere note le esatte generalità dell’indagato, “in quanto, all’esito delle indagini, appare altamente probabile che vi siano numerose altre vittime che ad oggi non hanno ancora denunciato – fanno sapere – Si invita chiunque abbia dato denaro o altre utilità a Tommaso Rossini, nato a Bari il 14.07.1965, residente in Mola di Bari, Via Gaetano Salvemini, n. 87, domiciliato in Svizzera, con la promessa di trasferirli al sicuro in Svizzera, a procedere a denuncia al fine di poter riottenere il maltolto”.
L’arresto è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Asti insieme alla Polizia Stradale di Modena. Le indagini, sotto il coordinamento del pm Greco, sono state condotte dalla sezione di pg della Guardia di Finanza presso la Procura di Asti.