di Uriel Crua
A molti fra quelli che si sono approcciati alle dinamiche della Propaganda soltanto dopo l’affaire pandemico, forse sfugge che le basi dell’odierna persecuzione nei confronti di liberi cittadini – la cui colpa è soltanto quella di non aver abbracciato in toto il dogma scientista – sono nate nel maggio del 2017, allorquando il Ministro della Salute in carica – Beatrice Lorenzin – emanò l’infame e famigerato Decreto Legge che poi diventò Legge dello Stato: la 119/17. Una legge che impediva ai bambini non vaccinati con 10/11 preparati, di frequentare asili nido e scuole materne.
La Legge, oltre che sdoganare le meccaniche e le grammatiche del dogma scientista che abbiamo imparato a conoscere (sì, i protagonisti erano sempre Burioni, Ricciardi, Pregliasco, Lo Palco, Raniero Guerra etc), ha aperto una breccia irreparabile: l’attacco frontale alla responsabilità genitoriale (la vecchia “patria potestà”). La propaganda imbastita attorno al dibattito andava infatti insinuando che i figli dei “renitenti” potessero venire loro sottratti perché – era pressappoco questo il principio – “i figli sono dello Stato”.
Che questa legge infame e vigliacca sia passata, che tutte le corpose manifestazioni di dissenso siano state sonoramente ignorate, che sia ancora OGGI in vigore, dà il polso di quanto sinistro e inquietante sia lo stato delle coscienze di questa Nazione.
Senza la breccia della legge Lorenzin non sarebbero state possibili le aberrazioni dei lasciapassare vaccinali, delle sospensioni sul lavoro, della apartheid nei servizi essenziali che abbiamo visto negli ultimi due anni.
Ma si faccia attenzione! Abbiamo contezza che la macchina della Legge Lorenzin sia di nuovo attiva, che sono ripartite le lettere di richiamo.
Probabilmente l’affievolirsi della adesione vaccinale anti-covid sta danneggiando le casse di Big Pharma, che dunque deve aver dato ordine di ripartire in massa con la vecchia, solida clientela che era stata “trascurata”.
Ma adesso, dopo le crepe aperte dalla gestione pandemica, sono possibili cose peggiori di quelle occorse dal 2017 in poi.
Dunque l’appello è quello di tenere alta la guardia, e di fare pressione affinché questa legge infame venga definitivamente sepolta.