C’è ancora qualcuno che si fa delle domande. Il giornalista di guerra Tony Capuozzo, si pone dei dubbi legittimi rispetto alla narrativa mainstream:
“Il 30 i russi se ne vanno da Bucha, il 31 il sindaco si dice soddisfatto per la liberazione, il 1aprile lo intervistano e non nomina morti.
Il 2 un filmato della polizia ucraina mostra le devastazioni della guerra a Bucha e c’è un solo corpo di un militare russo ai bordi della strada. Da dove sono saltate fuori le immagini il 3?
E allora: c’è un altro filmato di un neonazista delle milizie ucraine che il giorno 2 risponde “spariamogli” ad un commilitone che gli chiede “cosa facciamo con quelli che non hanno il bracciale blu?
Intanto il risultato è che di fronte a queste stragi si considera:eh, noi non possiamo non mandare i carrarmati. Quante volte abbiamo visto questi tipi di coinvolgimenti della Nato?
Intanto la Russia ha chiesto una riunione urgente al consiglio di sicurezza dell’ONU e la presidenza britannica di turno l’ha negata”