Lavapiatti morto per malore in un albergo di Diano Marina. E un infermiere ucciso da un malore mentre fa jogging a Lavagna
Pochi giorni fa a La Spezia un edile stroncato da un infarto sul tetto di capannone.
Un uomo di 47 anni, dipendente di un albergo di Diano Marina (Imperia), il Metropol di via Provvidenza, dove svolgeva le mansioni di lavapiatti, è morto stamani nella struttura per un malore. Non si esclude che il caldo afoso possa essere all’origine della morte. L’uomo, di origini nordafricane, è stato soccorso dal personale dell’albergo che ha dato l’allarme al 118. E’ accorsa una ambulanza ma per il quarantasettenne non c’era ormai più nulla da fare. Accertamenti sono ora in corso da parte dei carabinieri per ricostruire la vicenda.
I Primi a soccorrerlo sono stati proprio i titolari dell’hotel che hanno cercato di assisterlo in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Anche se l’ambulanza con l’equipaggio del 118 sono giunti pochi minuti dopo per l’uomo purtroppo non c’era più nulla da fare.
Muore mentre fa jogging
E un infermiere della Asl 4 di Chiavari, Roberto Caponera, è morto questa mattina mentre faceva jogging. L’uomo stava correndo a Lavagna, alle nove del mattino, quando si è sentito male e si è accasciato a terra. Quando è arrivato in ospedale era già morto. Anche per lui non si esclude che il caldo afoso possa essere la causa del decesso.
“L’intera comunità degli operatori della Asl 4, insieme al presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria, Giovanni Toti, scrive in una nota l’Azienda sanitaria – si uniscono al dolore della famiglia del collega Roberto Caponera, improvvisamente e prematuramente deceduto questa mattina a causa di un malore“.
“Al cordoglio e al ricordo in questi momenti di smarrimento e incredulità – aggiunge il direttore generale di Asl 4, Paolo Petralia – si accompagna la consapevolezza di una carriera professionale vissuta da Roberto a servizio dei malati in sala operatoria, concreto e sostanziale contributo alla cura e guarigione di tanti di loro”.
In vacanza con gli amici in barca a vela, Diego muore a bordo stroncato da un malore
THIENE – «Ciao Cimba» e poi due cuoricini spezzati. Così Andrea Stella, notissimo velista thienese affetto da paraplegia agli arti inferiori e fondatore della onlus “Lo spirito di Stella” che promuove campagne di sensibilizzazione sulle opportunità veliche e motorie dei diversabili, ha salutato il suo amico con la sua stessa passone, quella del mare. Il suo amico è Diego Dal Zotto, thienese, 47 anni, per gli amici “Cimba”, grande appassionato di barca a vela, e ha perso la vita stroncato da un malore proprio mentre era in barca, davanti alle coste dalmate, nella zona dell’isola di Lussino.
Era in vacanza con quattro amici e, quando a sera si è sentito male, è stato subito soccorso da loro e presto sono arrivati via mare i soccorritori. Lunghissime operazioni di rianimazione non sono state purtroppo sufficienti a salvarlo. E’ mancato tra i suoi amici.
Allenatore di calcio colpito da un malore si accascia e muore davanti alla moglie. Francesco aveva 63 anni, il dramma durante una passeggiata
E’ successo nel pomeriggio del 23 luglio sul sentiero che da Passo Valles porta al Mulaz. Tutto ad un tratto il 63enne ha iniziato a sentire stanchezza e dolore e dopo essersi fermato si è accasciato a terra davanti agli occhi della moglie e di alcuni amici.
FALCADE. Francesco Scarabel, questo il nome dell’uomo di 63 anni che ieri è morto dopo essersi sentito male durante una passeggiata.
Una tragedia che ha colpito il mondo dello sport della provincia di Treviso perché Francesco era un allenatore delle squadre giovanili del club calcistico San Michele Salsa.
E’ successo sul sentiero che da Passo Valles porta al Mulaz. Tutto ad un tratto il 63enne ha iniziato a sentire stanchezza e dolore e dopo essersi fermato si è accasciato a terra davanti agli occhi della moglie e di alcuni amici.
Immediatamente è stato lanciato l’allarme e le persone che si trovavano sul posto hanno iniziato ad effettuare un massaggio cardiaco fino all’arrivo dell’équipe medica e dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore.
Purtroppo i soccorsi si sono rivelati inutili ed hanno potuto solamente constatare il decesso.
Morto in casa a 33 anni, esclusa volontà suicida | Autopsia rivela malore fatale
Una prima diagnosi parla di arresto cardiocircolatorio improvviso, tra 90 giorni si avranno anche i risultati dell’esame tossicologico, per capire se qualche farmaco possa aver contribuito al tragico decesso
E’ stata eseguita venerdì 22 luglio, all’ospedale di Perugia, l’autopsia sul corpo del 33enne di Città di Castello, trovato senza vita nella mansarda della sua abitazione in centro storico.
Una prima diagnosi parla di arresto cardiocircolatorio – un malore improvviso e fatale –, che escluderebbe di fatto l’ipotesi del suicidio, come già era stata accantonata quella dell’intervento di terzi, data l’assenza di qualsiasi segno di percosse o violenza sul corpo.
Malore fatale per l’ex gestore del «Movicafè»
La città sotto choc per l’improvvisa scomparsa di Maurizio Rosi, 49 anni.
Sono le prime ore di martedì 19 luglio quando a Chivasso arriva la notizia della scomparsa, in Calabria, per un malore improvviso, di Maurizio Rosi, 49 anni, già piastrellista e decoratore, molto conosciuto in città anche per aver gestito il «MoviCafè» di piazzale XII Maggio, accanto alla biblioteca civica.
Tantissimi gli amici che gli hanno dato l’ultimo saluto, sui social, con frasi di cordoglio e foto di bei momenti passati insieme. Tutti lo conoscevamo come una persona solare, con un gran cuore, un sorriso per tutti. La maggior parte lo conosceva fin da ragazzo, dalle Scuole Medie o dalle elementari: «Era un gran lavoratore e soprattutto una persona onesta, come poche se ne trovano. Con la tua esperienza, caro Maury, saprai rifare il paradiso da zero e renderlo un posto ancor migliore di quanto decantato. E fai sognare anche gli angeli con le tue prelibatezze».
Ancora una morte in spiaggia, stroncato da un malore davanti a moglie e figli
Sabato tragico nel Messinese con due morti in spiaggia nel giro di pochissimo tempo. Dopo l’anziana di 71 anni che ha perso la vita a Spadafora, analoga sorte è toccata ad un uomo di 47 anni, stroncato da un malore davanti a moglie e figli.
Il secondo episodio è avvenuto a Barcellona Pozzo di Gotto nel pomeriggio di ieri. Inutili i soccorsi dei bagnanti che hanno tentato le manovre salvavita prima dell’arrivo di un’ambulanza del 118.
TERAMO, STRONCATO DA MALORE MASSIMO SPECA: CONSIGLIERE COMUNALE MUORE A 41 ANNI
TERAMO – Dolore e sconcerto in Abruzzo per la prematura scomparsa di Massimo Speca, giovane avvocato e consigliere comunale capogruppo Pd di Teramo, venuto improvvisamente a mancare a soli 41 anni, stroncato da un malore.
A fare il tragico ritrovamento ieri pomeriggio è stata la moglie tornando a casa. Speca, secondo quanto appreso, non aveva problemi di salute. Oltre alla moglie, lascia i suoi due bambini.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore.
Malore alla guida poi lo schianto: muore 46enne
Non ce l’ha fatta il 46enne piacentino che nel pomeriggio di domenica 24 luglio è finito d’urgenza all’ospedale con il 118 a causa di un malore che lo ha colpito mentre era alla guida della sua auto in via Stradiotti
La vittima è il piacentino Enrico Maria Podestà, molto conosciuto in città per aver gestito, anche con il fratello che lo ha tuttora, il negozio Wind in piazza Borgo. Prima ancora aveva un negozio della compagnia “3” in via Cavour. Ultimamente aveva aperto un bar con la compagna in via Nasalli Rocca.
Il fatto è accaduto in via Stradiotti a San Lazzaro dove sono accorse l’automedica e l’ambulanza della Pubblica assistenza. I testimoni hanno riferito alla polizia locale di aver visto la sua auto sbandare piano piano fino a schiantarsi contro una fioriera. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto lo hanno trovato in arresto cardiaco e hanno utilizzato il defibrillatore per rianimarlo. Le manovre di rianimazione sono poi proseguite con i sanitari del 118 fino al trasporto d’urgenza all’ospedale. Purtroppo le condizioni dell’uomo erano disperate ed è morto poco dopo.
«Correte, il mio amico non respira più». Soccorsi inutili: 50enne stroncato da un malore ad Ancona
ANCONA – A dare l’allarme è stato il coinquilino. «Correte, il mio amico non risponde, è svenuto!», gridava al telefono con l’operatore del numero unico d’emergenza 112.
Tempestivamente è stata attivata la task force dei soccorsi, anche perché l’uomo, in arresto cardiaco, veniva descritto come particolarmente corpulento. Dunque, si è reso necessario l’intervento congiunto di 118 e vigili del fuoco.
Ma l’esito è stato drammatico: il paziente è morto sotto gli occhi dei soccorritori. Inutile ogni tentativo di rianimarlo. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di ieri in un appartamento in zona Passo Varano. Le cause del decesso sono ancora in fase di accertamento.
Manduria, si sente male mentre fa il bagno: 63enne muore in spiaggia, vani i soccorsi
MANDURIA (TA) – Un commerciante di 63 anni, di Manduria, è morto nel tardo pomeriggio di ieri dopo aver accusato un malore mentre era in mare vicino al complesso turistico Campo dei Messapi, zona Borraco, nella marina di Manduria.
L’uomo, titolare di una merceria, era al mare con la moglie e aveva appena terminato di fare una nuotata con una maschera subacquea, quando ha chiesto aiuto mentre usciva dall’acqua. Il malcapitato è stato soccorso prima da un medico presente sulla spiaggia e poi dai sanitari del 118, ma ogni tentativo di rianimazione – anche grazie all’aiuto di un defribrillatore in dotazione al lido – è risultato vano.