Malore improvviso in aula alla Camera per Roberto Morassut, figura di primo piano del Partito Democratico ed ex sottosegretario del governo Conte II. Il deputato del Pd si è sentito male ed è svenuto durante la discussione piuttosto accesa del decreto semplificazioni. Il presidente di turno, Andrea Mandelli (Forza Italia), ha sospeso la seduta, consentendo l’intervento dei medici.
Morassut è deputato per il Partito Democratico dal 2008 e sottosegretario di Stato al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nel governo Conte II dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021.
Inizia la sua esperienza politica nel 1980, iscrivendosi alla Federazione Giovanile Comunista Italiana mentre frequenta il Liceo Classico Statale “Augusto”.
Fino al 1987 ricopre l’incarico di dirigente della Zona della Federazione romana del PCI – Appio Tuscolano, come segretario della sezione del PCI del quartiere Alberone. Nel marzo del 1987 diventa responsabile dell’Ufficio di Segreteria e dell’Ufficio Stampa del PCI di Roma, in quel momento diretto da Goffredo Bettini.
Dal 1988 al 1995 è membro della Segreteria cittadina di Roma del PCI e del PDS.
Nel 1989 aderisce alla svolta della “Bolognina” promossa da Achille Occhetto e al Partito Democratico della Sinistra.
Nel marzo del 1997 viene eletto Segretario romano del PDS entrando a far parte della Direzione nazionale del partito.
Dal 2008 al 2009 ricopre l’incarico di segretario regionale del Pd del Lazio.
Nel 2013 fa parte della Commissione Nazionale del Congresso del Partito Democratico.
È membro dell’Assemblea Nazionale e della Direzione Nazionale del Partito Democratico.
Nel dicembre del 1995 è nominato dal sindaco di Roma Francesco Rutelli Vicepresidente del Comitato Olimpico per Roma 2004.
Nel 1997 viene eletto Consigliere Comunale di Roma, con oltre 4000 preferenze, risultando secondo tra gli eletti del Partito dopo Massimo D’Alema che era capolista. Nel 1999 diviene capogruppo del Democratici di Sinistra in Consiglio Comunale e coordinatore della maggioranza capitolina di centrosinistra.
Nell’aprile del 2001 è rieletto al Comune raccogliendo 5700 preferenze risultando il secondo eletto in assoluto dell’Aula Giulio Cesare dopo Gianfranco Fini capolista di Alleanza Nazionale. Il sindaco Walter Veltroni lo nomina Assessore all’Urbanistica e a Roma Capitale.
Da assessore guida l’approvazione in Consiglio comunale del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma il 12 febbraio del 2008 dopo un lungo percorso amministrativo che vide tre voti di Consiglio – 2003, 2006 e 2008 – e oltre 11000 osservazioni presentate dai cittadini. Il Consiglio comunale di Roma non approvava in via definitiva il Piano regolatore della città dal 1909.
Nel 2005, durante il suo incarico di assessore, viene nominato Commissario Governativo per il Programma di riqualificazione dell’ambito urbano di Viale Giustiniano Imperatore a Roma, unico programma di demolizione e ricostruzione di fabbricati intensivi ad uso civile realizzato fino ad ora in Italia.
Coordina, sotto la guida del sindaco Walter Veltroni, la realizzazione di numerosi interventi ed opere pubbliche. Tra queste: il complesso museale “Ara Pacis”, il nuovo Auditorium, il museo MACRO, la pedonalizzazione di Piazza di Spagna e di numerose altre strade e piazze del centro storico, il nuovo Ponte della Musica al Flaminio, il Parco lineare delle Mura Aureliane di Porta Metronia, la Città delle Arti presso l’ex Mattatoio di Testaccio, il recupero e l’ampliamento delle strutture del Centro Sperimentale di Cinematografia a Cinecitta e l’acquisizione al patrimonio comunale di oltre 2000 ettari di aree verdi ricomprese nelle Riserve Naturali e nei Parchi Regionali come Appia Antica, Riserva Naturale del Litorale romano, Valle dei Casali, Aguzzano, Marcigliana, Tenuta dei Massimi, Monte Mario, Veio, Aniene, Decima- Malafede.
È membro effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU).
Il 1º febbraio 2016 annuncia la sua candidatura alle Primarie del PD per il candidato a Sindaco di Roma, venendo appoggiato in prevalenza dalla minoranza Dem. Tra gli sfidanti il vicepresidente della Camera, il renziano Roberto Giachetti appoggiato dal partito, l’ex senatore IdV poi membro della direzione regionale Pd Lazio Stefano Pedica, il sottosegretario alla difesa del governo Renzi, il generale Domenico Rossi, appoggiato dal Centro Democratico, il portavoce dei Verdi Roma ed ex leader del Popolo Viola e dei No B Day, Gianfranco Mascia, appoggiato dai Verdi e la giovane studentessa, affetta da autismo, già candidata non eletta nella Lista Marino nel 2013, Chiara Ferraro, vicina al Pd per sensibilizzare sul tema
Il 6 marzo 2016, con 47.317 voti (più della metà in meno dei 102 000 che votarono Marino nel 2013), si svolgono le primarie per scegliere il candidato Sindaco del centrosinistra di Roma. Morassut si piazza secondo col 28.2% (12.281) a grande distanza dal 64.1% del vincitore Giachetti (27.698) mentre seguito ai margini da Rossi col 3% (1.320), Ferraro col 2.1% (915), Pedica col 1.4% (594) e Mascia col 1.2% (529) con 43.607 voti validi, 2866 bianche, 843 nulle e una contestata.
Nel 2008 è eletto deputato nella Circoscrizione Lazio 1 e viene riconfermato nel 2013 partecipando alle primarie interne del Partito Democratico per la composizione della lista elettorale e risultando inserito nella lista Pd con oltre 4500 preferenze
In parlamento si occupa di riforma della legislazione urbanistica e del sistema previdenziale.
Ha contribuito alla modifica e alla riforma della normativa edilizia nazionale sul tema della contribuzione per la corresponsione ai Comuni di oneri di urbanizzazione, stabilendo – con una norma confermata da una sentenza della Corte Costituzionale – che il valore di tali oneri deve essere calcolato in base ad una equa ripartizione tra Comuni e soggetti privati del valore di rendita generato dalle trasformazioni urbanistiche ed edilizie, con un maggiore vantaggio ed interesse pubblico.
Ha inoltre presentato una proposta di legge di riforma costituzionale per ridurre il numero delle Regioni italiane da 20 a 12 attribuendo al territorio della ex Provincia di Roma il rango di Regione-Capitale, superando la forma ordinaria del Comune.
È membro dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) alla Camera dei Deputati ed è stato capogruppo del PD in Commissione Bicamerale di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
Nel maggio del 2014 la Camera dei Deputati lo ha nominato nella delegazione del Parlamento italiano – composta di 18 membri – che fa parte dell’Assemblea Parlamentare NATO (Commissione Scienza e Tecnologia).
Nel mese di aprile del 2016 viene nominato, nel corso di una sessione seminariale dell’Assemblea riunita a Rabat in Marocco, Vicepresidente del GSM (gruppo speciale sul Mediterraneo) dell’Assemblea parlamentare della NATO.
Nel mese di novembre è eletto Vice Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul degrado delle periferie italiane.
Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto deputato. Il 13 settembre 2019 entra a far parte del secondo governo Conte in qualità di sottosegretario al Ministero dell’Ambiente.
Nell’aprile del 2021 è eletto Vice Presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati.
È Vice Presidente della “Fondazione Giacomo Matteotti onlus “.