E’ morto questo pomeriggio, subito dopo l’ora di pranzo, il presidente provinciale dell’Arci di Prato, Enrico Cavaciocchi. Stava viaggiando in bicicletta sulla vecchia via Aurelia all’ingresso di Rosignano, quando è caduto sul ciglio della strada. A dare l’allarme è stato un automobilista di passaggio, un turista straniero che ha visto Cavaciocchi restare al suolo, ed essendo un medico, ha provato a prestare i primi soccorsi. Sul posto è intervenuta la Pubblica Assistenza di Cecina che poi ha allertato l’elisoccorso, e la polizia municipale. Purtroppo l’intervento di Pegaso non si è reso necessario perché nel frattempo, nonostante i tentativi di rianimazione condotti sul posto, è stato constatato il decesso del presidente dell’Arci, causato con ogni probabilità da un malore. La polizia municipale di Rosignano ha informato l’autorità giudiziaria, che ha lasciato libera la salma alla famiglia.
Classe ’58, architetto nello studio Baldi e Cavaciocchi di via Roma, viveva in via Zarini, lascia una compagna e una figlia. Era presidente dell’Arci dal giugno 2016 e sarebbe andato in scadenza proprio a fine estate. Tutti però gli avevano chiesto di ricandidarsi per un altro mandato e lui sembrava ormai quasi convinto. Grande appassionato di bicicletta, si trovava a Castiglioncello per un weekend al mare, dove aveva una seconda casa. Nel corso del suo mandato da presidente dell’Arci aveva mostrato grande sensibilità verso il terzo settore, il sociale, una particolare attenzione per i giovani, e si era fatto promotore dell’iniziativa di mutuo soccorso fra circoli durante il covid, con quelli in condizioni finanziarie migliori che aiutavano quelli in difficoltà evitando così che chiudessero. La notizia della sua morte sconvolge tutto il mondo dell’associazionismo cittadino e delle istituzioni.
Profondo cordoglio è espresso dal sindaco e da tutta l’amministrazione comunale di Prato: “Una notizia che ci lascia attoniti, se ne va un amico della città e del territorio. Non ci sono parole. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di grande dolore” afferma il sindaco Matteo Biffoni.ad
Il 5 maggio 2021 aveva condiviso su Facebook l’orgoglio della Casa del Popolo Grassina per la creazione dell’hub vaccinale. Si legge nel post: “Siamo orgogliosi di comunicare che una delle nostre Case del Popolo storiche, la Casa del Popolo di Grassina, diventerà uno dei due HUB vaccinali nel territorio della Società della Salute Fiorentina Sud Est. Qui sabato mattina inizieranno le somministrazioni con l’intento di arrivare al più presto a 900 vaccinazioni al giorno. Intanto, come potete vedere dalla foto sottostante, sono già stati disposti i gazebi e le sedie per accogliere i cittadini e le citttadine. Alberto Ferretti, Presidente della Casa del Popolo, ai microfoni di Novaradio Città Futura: «L’organizzazione è il frutto di una perfetta collaborazione di tutti gli enti del territorio. Il volontariato della Casa del Popolo dimostra ancora una volta di essere un punto fondamentale per affrontare i problemi e le difficoltà della popolazione».La pandemia non può essere “sconfitta” da nessuno da solo, per questo in un momento così difficile e allo stesso tempo decisivo per il futuro del Paese, tutta la rete Arci è pronta ad offrire la propria collaborazione per svolgere un’azione comune per contrastarla”.
Il consigliere regionale del PD Melio scrive che ieri Cavaciocchi era all’inaugurazione di un suo libro e oggi “si è accasciato sul ciglio della strada e se ne è andato all’improvviso”.
Scrive Melio: “Ieri pomeriggio Enrico Cavaciocchi, presidente provinciale ARCI di Prato, ha presentato il mio ultimo libro.“Anche io sono dipendente dalla maionese”, ha detto durante l’incontro. “Ti scrivo la mia ricetta ma te la mando dopo, non la leggo adesso, è segreta e la do a pochi intimi”. Tutti, conoscendolo, si sono messi a ridere con lui mentre scriveva.Da quell’ora di confronto ci siamo lasciati con l’intenzione di collaborare per sostenere la cultura del territorio pratese attraverso l’installazione di librerie nei circoli, progetto in cui da tempo si stava spendendo. Perché su questo e su molto altro si è creata subito una bella sintonia tra noi. Oggi, mentre andava in bici, Enrico si è accasciato sul ciglio della strada e se ne è andato all’improvviso. E io non so proprio cosa dire. Ciao Enrico”.