L’INSOSTENIBILE INCERTEZZA DEI VACCINI

da | Lug 17, 2022 | Home, Vaccini

di Marco Cosentino

In primo luogo la piattaforma biotecnologica su cui si fondano questi vaccini sia intrinsecamente fuori controllo. Fuori controllo nel senso che NESSUNO (forse nemmeno gli inventori) sa dire DOVE gli RNA (Pfizer, Moderna) e i DNA (Astrazeneca, J&J) vadano a localizzarsi, QUANTA proteina spike venga prodotta e PER QUANTO TEMPO. Le immagini pubblicate della spike in biopsie cardiache di soggetti con infiammazione mio/pericardica mi rafforzano questa opinione, lo stesso fa il caso della donna canadese con spike alle stelle nel sangue durante porpora trombocitopenica, un grave disturbo coagulativo (anche questa pubblicata in rivista autorevole). Quindi troppa spike nei posti sbagliati.

Questo non rende i vaccini dei veleni, ad esempio tra i miei colleghi e amici vaccinati non annovero nessun particolare disturbo, ma mi rende del tutto plausibili effetti avversi gravi ogni qualche centinaio o migliaio di persone, poco perchè un singolo, anche medico, li noti se si basa sulla sua personale esperienza, moltissimo, TROPPO, se osserviamo il fenomeno a livello epidemiologico, malgrado il tentativo dei decisori politici di far apparire “buona” la loro scelta. Probabilmente così tanto da rendere negativo il bilancio benefici – rischi.

Questa intrinseca “casualità” nei meccanismi d’azione dei vaccini (una sorta di roulette russa) è amplificata – altra ipotesi che mi pare fondata – dall’incapacità degli enti regolatori, proprio per la complessità della tecnologia impiegata, di svolgere controlli di qualità sui lotti. Non dico problemi di ingredienti non dichiarati, dico quantità di principio attivo e eccipienti, stabilità della formulazione (delicatissima!), conservazione ecc. Il che introduce ulteriori elementi casuali, Come assumere un medicinale degradato che potrebbe non contenere più il principio attivo bensì dei prodotti di degradazione anche tossici, oppure un medicinale mal preparato che contiene troppo principio attivo.

Esiste dunque un’intrinseca e al momento non eliminabile incertezza negli effetti tossici di questi prodotti, non tale da renderli un veleno per tutti, ma da far sì che quall’uno su x persone che muore o che ha gravi conseguenze non sia persona predisposta bensì sfortunata. Potrebbe capitare a chiunque. Un po’ come nei film in cui il serial killer rapisce il primo che incontra per la strada. Nel posto sbagliato e al momento sbagliato. E nel caso della spike, anche in quantità sbagliata.