di Pierpaolo Capovilla
“Che pena che fa questo gruppo di giovani stupidi.
Conformisti, intrappolati nel successo, purissima plastica, perfetti rappresentanti di una generazione di imbecilli, incapaci persino di comprendere le circostanze storiche che hanno portato alla guerra in Ucraina. Tanto, se sei rock, puoi essere superficiale, accontentarti degli slogan, e sopratutto non dare fastidio al Dipartimento di Stato USA.
Poverini, non hanno capito niente del mondo, ma tanto, siamo rock, giusto? Basta usare la parola “fuck” e tutto il resto passa in secondo piano.
L’ignoranza, la falsa coscienza, l’ideologia americana, la spazzatura al posto del cibo”.