C’è STATO UN TEMPO IN CUI CI CREDEVO

da | Lug 23, 2022 | Editoriale, Home

Vi racconto alcuni aneddoti che mi sono capitati quando ero ancora un illuso che credeva che determinate promesse politiche potessero essere rispettate. 

Siamo tra il 2017 ed il 2018, all’indomani della legge Lorenzin e prima delle elezioni politiche. Allora c’erano due partiti che promettevano di abolire la legge sulle vaccinazioni obbligatorie pediatriche: Lega e Movimento 5 stelle. Entrambi, nelle persone di Borghi, Bagnai, Salvini, Grillo, Taverna, Di Maio, Arrigoni, ecc ecc ne chiedevano la soppressione, in cambio del voto, per andare al governo.

Detto fatto, a maggio 2018 Lega e 5 stelle diventano maggioranza, ed il Ministro Giulia Grillo viene nominata Ministro della Salute. Bingo, ci siamo, ho pensato ingenuamente, anche perché il sottoscritto molti di questi politici li ha incontrati di persona, perché certe cose, soprattutto se riguardano la salute dei bambini, vanno dette guardando le persone negli occhi, da uomo a uomo. La parola data per me è sacra. Un uomo si misura dalla capacità di rispettare la parola data, anche e soprattutto se si parla di un politico nel quale ho riposto la mia fiducia.

Pur non rappresentando alcuna associazione, movimento, onlus, ecc ecc, ma solamente la mia famiglia, ho voluto incontrare personalmente Salvini, cosa che ho fatto in almeno 6 casi, inseguendolo in tutto il nord Italia, sia da semplice parlamentare prima delle elezioni, che da Ministro poi, tant’è che la scorta in più di un’occasione si è ricordata di me, ed a fine comizio mi faceva passare per parlare con lui dopo gli immancabili selfie di rito. (nelle foto potete vedere le sue espressioni mentre gli parlavo). Ricordo che si finiva sempre dopo la mezzanotte; una volta mi ricordo di essermi seduto accanto a lui mentre mangiava un panino parlandogli dei problemi dei bambini danneggiati dai vaccini pediatrici e dell’esclusione dei piccoli dagli asili e di tutto quello che ne seguiva in termini di discriminazione). Il tempo di rientrare a casa alle 2 di notte per poi riprendere a lavorare poche ore dopo.

Incontrai il capo gruppo della Lega al Senato, il senatore Romeo, ed il senatore Arrigoni (in campagna elettorale grande sostenitore della libertà di scelta) 

Incontrai Giorgetti, a cui parlai della medesima situazione, così come Borghi, al quale consegnai di persona dopo due ore di attesa una lettera (che vedete nella foto) con le percentuali dei bambini esclusi dagli asili. 

Ho incontrato l’allora ministro della famiglia leghista Fontana, facendo finta di essere uno del servizio di sicurezza. Lui era il politico più preparato in materia e conosceva bene il problema visto che era stato avvicinato da parecchie famiglie con problemi a seguito dei vaccini) 

Riuscii a scambiare due parole al volo con Giorgia Meloni e le detti una lettera scritta di mio pugno sulla situazione dei bambini ed i conseguenti problemi. La prese, ma non saprò mai se l’abbia mai letta. 

Ho cercato di incontrare DI Maio, previo appuntamento in uno dei pochi eventi in cui presenziò nel nord Italia. All’ultimo momento ricevetti una telefonata dalla sua scorta che annullò l’appuntamento. 

Il tutto a mie spese, nel mio tempo libero, nei pochi momenti liberi che avevo tra famiglia ed impegni lavorativi.

Con il senno di poi è stato tempo perso, ma non potevo saperlo, ed in quel momento pensavo fosse la cosa giusta da fare.

Anche quello mi è servito da lezione, per non ripetere più tale sbaglio. 

Questo per dirvi che il mio pensiero di oggi, parte da allora. 

Ancora una volta il voto/non voto, voto tizio e non caio, quello più bello, quello più alto, quello che parla bene, serve solo per dividerci e metterci l’uno contro l’altro. E devo dire che ancora una volta ci stanno riuscendo benissimo.

Loro conoscono bene la psiche dell’essere umano.