Che cosa abbiamo imparato della società in cui viviamo dopo il Covid-19?

da | Mar 29, 2022 | Editoriale

Leonardo Santi

April 28, 2021

 
Un potenziale positivo dell’intera debacle del Covid-19 è che abbiamo imparato moltissimo sulla società in cui viviamo.

Questo sarà cruciale SE riusciremo a evitare una discesa in un futuro da incubo di schiavitù tecno-fascista.

Avremo una nuova comprensione di ciò che è diventato il nostro mondo e di ciò che vorremmo che fosse nei decenni e nei secoli a venire.

E “noi” significa noi. Sebbene la maggioranza non abbia apparentemente imparato nulla da ciò che è accaduto, alla fine si riprenderanno.

Non c’è modo che le conoscenze acquisite da un 15% o 20% della popolazione ben sveglio non finiscano per essere condivise da quasi tutti. Una volta che la verità è fuori, tende a rimanere fuori. Come ha detto saggiamente HR Haldeman, “non si può rimettere il dentifricio nel tubetto“.

Ecco dieci cose che abbiamo imparato durante il colpo di stato Covid:

 1. Il nostro sistema politico è irrimediabilmente corrotto. Praticamente tutti i politici sono irrimediabilmente corrotti. Non ci si può fidare di nessun partito politico. Tutti possono essere, e sono stati, acquistati.

2.La democrazia è una farsa. È stata una farsa per molto tempo. Non ci sarà mai una vera democrazia quando denaro e potere sono la stessa cosa.

3. Il sistema non si fermerà davanti a nulla per mantenere il suo potere e, se possibile, per aumentare i suoi livelli di controllo e sfruttamento. Non ha scrupoli. Nessuna bugia è troppo oltraggiosa, nessuna ipocrisia troppo nauseante, nessun sacrificio umano troppo grande.

4. I cosiddetti movimenti radicali di solito non sono niente del genere. Da qualunque direzione affermino di attaccare il sistema, stanno solo fingendo di farlo e servono a incanalare il malcontento in direzioni che sono innocue per la cricca del potere e persino utili ai suoi programmi.

5. Qualsiasi voce “dissidente” di cui abbiate mai sentito parlare attraverso i media aziendali è probabilmente un falso. Il sistema non distribuisce pubblicità gratuita ai suoi veri nemici.

6. La maggior parte delle persone nella nostra società sono codardi. Getteranno via tutti gli ottimi valori e principi di cui si sono vantati a gran voce per tutta la vita solo per evitare la minima possibilità di critiche pubbliche, inconvenienti o anche piccole perdite finanziarie.

7. I media mainstream non sono altro che una macchina di propaganda per il sistema e quei giornalisti che lavorano per esso hanno venduto le loro anime, mettendo le loro (spesso minime) capacità di scrittura interamente a disposizione del Potere.

8. La polizia non è la servitù del pubblico, ma la servitù di una minoranza potente ed estremamente ricca che cerca di controllare e sfruttare il pubblico per i propri interessi ristretti e avidi.

9. Non ci si può fidare degli scienziati. Useranno il potere ipnotico dei loro camici bianchi e lo status di autorevolezza a beneficio di chiunque finanzi il loro lavoro e il loro stile di vita. Chi paga il pifferaio sceglie la musica.

10. Il progresso è un’illusione fuorviante. Il “progresso” della crescente automazione e industrializzazione non va di pari passo con un progresso nella qualità della vita umana, ma di fatto la ridurrà “progressivamente” fino alla completa estinzione.