Concedeteci una nota polemica.
Ieri abbiamo fatto un salto al politicamente correttissimo salone del libro.
Mentre davamo un’occhiata alle bancarelle ci è saltato all’occhio un testo, l’ennesimo di critica alla “pandemia”.
Il retro recitava all’incirca così:
“La crescita di un clima dogmatico e censorio, dove ogni forma di dissenso viene zittita, conduce al collasso dei principi democratici di dialogo, mediazione e inclusione.”
Scusateci ma ci è venuto da ridere.
L’autore in questione per circa un anno dopo l’inizio della “pandemia” bannava chiunque proponesse educatamente letture critiche sulla situazione bollandolo come “complottista”. E ora che fa? Pubblica il suo bel librettino contro la gestione pandemica.
Non è il solo, d’altronde è un argomento che tira.
È facile riflettere sulle situazioni a posteriori. L’intelligenza però, prevede anche lungimiranza ed intuizione. Che credibilità possono avere personaggi che non hanno saputo leggere la propaganda dal primo istante? Che hanno appoggiato la narrazione per mesi per poi saltare dall’altra parte della barricata quando il giochino diventava sempre più grottesco e coercitivo?
Certo, costoro hanno pubblicato su una bella casa editrice alternativa, di quelle “contro il sistema” (ma comunque acquistabili su Amazon), mica come noi poveracci che abbiamo raccontato tutto sin dal primo istante sui social e pubblicato due libri autoprodotti sfruttando il portale di Jeff Bezos (scandalo!!!) e altri siti di autostampa per mancanza di tempo e denaro.
Continuate pure a supportare personaggi col sederino al caldo e a criticare chi contronarra realmente nei ritagli di tempo quotidiani, con passione, dedizione e amore per la verità.
Quando poi questi “piccoli” scompariranno, vi rimarranno da leggere solamente tali intellettuali da salotto con cattedre universitarie e tasche piene.
Un saluto.
WI