“GLI ENTI DI CONTROLLO CHE APPROVANO I FARMACI SONO REALMENTE INDIPENDENTI?”

da | Giu 2, 2022 | Home, Studi Scientifici Vaccini

đź—ž L’indipendente | Monthly Report • Maggio 2022

âť“”A quasi due anni e mezzo dall’inizio della pandemia, […], è lecito chiedersi quanto, effettivamente, questo sistema di supervisione e approvazione funzioni e possa funzionare in futuro […]. Poche luci e tante ombre persistono infatti in quelle strutture che dovrebbero rappresentare l’indipendenza e l’imparzialitĂ , soprattutto per le delicate scelte che sono chiamate a compiere.”

đź“‘”AIFA, EMA e FDA sono soltanto alcune delle sigle che negli ultimi due anni rimbalzano da una notizia all’altra relativamente alla pandemia. Si tratta degli enti responsabili della valutazione scientifica, del controllo e del monitoraggio dei medicinali sviluppati dalle aziende farmaceutiche per essere commercializzati all’interno di un determinato territorio […]. Vista la delicatezza del ruolo, è scontato sottolineare come gli enti debbano operare all’insegna dell’imparzialitĂ , dell’indipendenza e della trasparenza. […] Tuttavia, questi principi si scontrano con due realtĂ  convergenti all’interno delle stesse autoritĂ  di controllo sanitario: i finanziamenti ricevuti e le relazioni dei funzionari con le case farmaceutiche. Nel primo caso, si può parlare di fatto di una dipendenza economica, visto che parte del budget delle agenzie è costituito da denaro proveniente dalle case farmaceutiche, ossia da coloro che producono i medicinali oggetto della valutazione.”

🇪🇺”Sul sito ufficiale dell’Ema, all’interno della sezione “Finanziamento”, si legge che “per il 2022, il bilancio totale dell’Agenzia europea per i medicinali ammonta a 417,5 milioni di euro. Circa l’86% del bilancio dell’Agenzia deriva da diritti e oneri e il 13% dal contributo dell’Unione europea (UE) per questioni di sanitĂ  pubblica e meno dell’1% da altre fonti”. Dunque 357,7 milioni di euro provengono da “tasse e oneri” pagati dalle societĂ  farmaceutiche che desiderano immettere un medicinale sul mercato e che quindi lo sottopongono alla supervisione dell’ente.”

🇺🇸”A vivere una condizione di dipendenza economica simile all’Ue […] sono gli Stati Uniti e l’Italia. Oltreoceano, la Food and Drug Administration (FDA), agenzia responsabile della supervisione e approvazione di cibo, prodotti medici e tabacco nel Paese, ha disposto nel 2019 di un budget di 6,1 miliardi di dollari, di cui circa 2,8 miliardi (46%) provenienti dalle tariffe degli utenti del settore, ovvero le aziende che chiedono l’approvazione di un proprio prodotto.”

🇮🇹”Per quanto riguarda invece il nostro paese, c’è da dire che anche l’ente che si occupa della supervisione dei medicinali in Italia (…) è finanziato in parte da “proventi da prestazioni soggette a tariffa” e da “ricavi annuali”, i cosiddetti diritti annuali relativi alle autorizzazioni all’immissione in commercio (AIC). […] Nel 2021, il budget dell’ente ammontava a 98,2 milioni di euro, di cui circa 36 milioni provenienti dalle due voci citate: contributi una tantum per la sottoposizione dei medicinali e pagamenti annuali.”

đź’µ “Tra il 2000 e il 2019, negli Stati Uniti, le case farmaceutiche hanno pagato circa 25 miliardi di dollari per 233 casi di sentenze, sanzioni di enti controllori e regolatori, oppure a seguito di patteggiamenti e accordi privati. Pfizer guida la classifica sia per numero di condanne risarcitorie sia per cifra pagata: 47 casi per un valore che si aggira sui 4,5 miliardi di dollari. Merck segue con 42 condanne per cui ha pagato 3 miliardi di dollari e Johnson & Johnson si piazza sul gradino piĂą basso del podio con 27 condanne e circa 3,4 miliardi di dollari versati. Rapportando le cifre (anche elevate) ai fatturati annuali delle aziende coinvolte si ridimensiona l’entitĂ  delle sanzioni: Pfizer ha concluso il 2019 con un utile lordo di 32,85 miliardi di dollari, circa 7 volte la cifra che la casa farmaceutica ha pagato in vent’anni per 47 condanne, alle cui spalle si celano storie di centinaia di persone che hanno subito gravi danni o che addirittura sono morte.”