È facile fare demagogia contro l’assistenzialismo, ciarlando di persone che possono lavorare, ma dove? Come? Per quanto?
Vogliamo parlare, ad esempio, della miriade di marchi italiani comprati da fondi esteri con conseguente delocalizzazione e perdita di posti di lavoro?
Se non si affronta seriamente il discorso lavoro si è poi complici dello schifo che i lavoratori italiani subiscono e si presta il fianco ad imprenditori disonesti che useranno la revoca del reddito di cittadinanza per sfruttare ancora di più la gente.
Che usino piuttosto la Guardia di Finanza e impongano all’ispettorato del lavoro controlli a tappeto presso le aziende, per verificare contratti, orari e paghe dei lavoratori.
Le invettive contro il reddito di cittadinanza senza inquadrare la situazione a 360 gradi, sono slogan vuoti.