La guerra sarebbe già finita se la NATO non si fosse intromessa, una guerra che comunque l’Ucraina sta perdendo e perderà inesorabilmente.
Questo vuol dire che noi non solo mandiamo una montagna di soldi a Kiev, ma subiamo le ripercussioni delle sanzioni alla Russia e paghiamo i rincari dovuti al conflitto stesso, il tutto inutilmente.
Nel frattempo comprare la spesa è diventato un esercizio di contabilità e fare benzina è come andare in gioielleria, per non parlare delle bollette.
Si tratta di un aumento importante di beni primari e di cose di prima necessità, cibo, riscaldamento e spostamenti.
Il sistema di Davos, quello del Grande Reset e della Quarta Rivoluzione Industriale, vuole approfittare della situazione perché utilizzerà il razionamento dei beni e la contrazione dei consumi per attuare la sua antiumana politica ecologista.
I motori a combustione fossile dal 2035 saranno illegali, con il rischio di paralizzare il settore automobilistico e creare milioni di disoccupati.
Come hanno approfittato della “pandemia” ora approfittano della guerra attuale e anche di quelle venture.
È tutto tenuto in piedi artificiosamente, appositamente, per colpire noi ed il nostro sfuggente “benessere”.
D’altronde ci dicono che abbiamo vissuto e viviamo al di sopra delle nostre possibilità e che siamo troppi.
Il dado è tratto.
DB