Kosovo – 1° puntata

da | Ago 3, 2022 | Home, L'altra storia

Marcel Lo Zingaro

Alla fine del 1998 in una rivista di ingegneria americana, apparve un articolo del colonnello Robert McCiure nel quale si ipotizzava la creazione nei Balcani di una base americana talmente grande che col tempo avrebbe dovuto sostituire per importanza, la base di Aviano. Base nella quale pare siano stoccate la maggior parte delle bombe atomiche americane presenti in Europa.

Durante i 75 giorni di bombardamenti NATO in Serbia, terminati a giugno 1999, gli USA presero possesso di oltre 1000 acri di terreno agricolo (poi gradualmente aumentati) nella zona sud est del Kosovo, vicino alla città di Uresevac.

Camp Bondsteel viene chiamato dagli americani “la grande signora“, in quanto è la base americana più grande mai costruita dai tempi del Vietnam, ed è collegata ad una fitta rete di basi tra cui camp Monteith (nella quale è presente un campo prigionieri in stile Guantanamo, con prigionieri in tuta arancione) e altre basi dall’altra parte del confine in Macedonia del Nord. Le attività di questa base sono secrete, tuttavia sappiamo che è stata costruita in una zona nella quale confluiscono diversi oleodotti, tra cui l’oleodotto trans balcanico gestito dalla compagnia petrolifera Halliburton oil (tenete a mente questo nome). A Camp Bondsteel ci sono circa 7000 soldati, tutti americani (in quanto i soldati della Kfor non hanno basi fisse ma dei campi provvisori mobili) e circa 25 km di strade.Ci sono inoltre 300 edifici, ed è circondata da 14 km di barriere in cemento e 84 km di filo spinato, con 11 torrette di avvistamento. Per farvi un’idea della dimensione sappiate che la base ha un centro e una periferia; nel centro sono presenti negozi e palestre aperte 24 ore su 24, una biblioteca, una cappella, ed un eliporto con 55 tra Black Hawk e Apache. Se qualcuno dovesse aver problemi di salute, la base è collegata all’ospedale più attrezzato d’Europa, il quale, guarda caso, si trova all’interno della base stessa. L’area interessata inoltre è stata allargata ad una zona dove di suo erano già presenti oltre 320 km di strade.

La base consuma l’equivalente di elettricità che consuma una città di 25.000 abitanti. Consuma circa 600.000 galloni di acqua al giorno. Ogni giorno vengono puliti circa 1200 sacche di panni sporchi e serviti circa 18.000 pasti.I servizi della base sono stati appaltati alla ditta Brown e Root services, la quale è un’affiliata della Halliburton Company, che a sua volta fa parte del gruppo petrolifero Halliburton oil.

Andiamo ora a conoscere questa società. Nel 1992 il segretario alla difesa nella presidenza Bush Senjor, Dick Cheney diede a questa società il primo di infiniti appalti, per un totale, sino ad ora, di 1,9 miliardi di dollari. Tra il 1995 e il 2000 Cheney divenne il direttore generale dell’azienda. (attualmente ne è il vice presidente). Ma vediamo ora a chi appartiene a questa compagnia, guardate la foto e fingete di essere sorpresi.

Nella zona in cui è stata costruita la base, la disoccupazione è all’80%. La Brown e Root Services ha assunto direttamente 5.000 persone e successivamente altre 15.000, tutti rigorosamente di etnia kosovara Albanese, mentre a Serbi e Macedoni ne è preclusa l’assunzione.  La paga oraria di questi dipendenti oscilla tra 1 e 3 dollari.