L’apertura domenicale dei negozi è sinonimo di schiavitù dell’uomo dal mercato e dal denaro.
Non è nemmeno giustificata da maggiori profitti, inesistenti in quanto i consumatori sono sempre gli stessi ed il loro potere d’acquisto resta invariato, d’altronde possono acquistare durante gli altri giorni settimanali, includendo anche gli alimentari.
Per quanto riguarda le zone turistiche, un tedesco, un inglese, un americano o un cinese che dir si voglia non ha bisogno di acquistare prodotti che può benissimo trovare a casa propria, quindi si potrebbe fare eccezione solo per realtà tipiche della zona, non di certo per la grande distribuzione organizzata, ma comunque l’economia potrebbe rinunciare tranquillamente alla Domenica senza regredire.
Lavorare di Domenica impedisce a tante famiglie di riunirsi almeno in un giorno libero per tutti, per via di eventuali turni lavorativi che impegnano i membri.
Si potrebbero anche aggiungere le ragioni spirituali e religiose, ma sono già sufficienti quelle logiche, secolari e mondane.
Viviamo in un mondo materialmente ricco, dove abbiamo la possibilità di acquistare ogni cosa 7 giorni su 7, ma spiritualmente e umanamente povero, dove rinunciamo alle cose più importanti.
Togliere l’apertura domenicale è sinonimo di civiltà.
DB