la testimonianza di una madre sul vaccino hpv

da | Mag 24, 2024 | Home, Testimonianze, Vaccini

di F.

La malattia di Diletta è avanzata in modo subdolo, non mi sono preoccupata di tanti sintomi che presentava per 2 distinti motivi: non avevo nessun dubbio sull’utilità dei vaccini (per cui non ero particolarmente preoccupata dopo averli fatti, anzi, li dimenticavo..) e poi perché sono comparsi all’inizio della pubertà/adolescenza quando i ragazzi cambiano e tante cose sono giustificate proprio da questi cambiamenti.

Diletta è nata a novembre 2004, ha avuto le malattie esantematiche, fatto tutti i vaccini (anche quelli facoltativi), soffriva di bronchiti fin verso i 6 anni poi non ha avuto più nulla, quasi neanche le influenze stagionali.

Verso i 4 anni inizia pattinaggio amatoriale, a 8 inizia scout con uscite etc, frequenta coro parrocchiale etc…vita normale come tutte le bambine/ragazzine, molto brava a scuola, molto socievole e allegra.

Ad aprile e novembre del 2015 (anno dei suoi 11 anni) fa il vaccino hpv…poco dopo inizia a presentare ponfi su tutto il corpo appena tocca l’acqua. Non tollera più acqua ferma da bere, diventa sensibile a gusti e sapori che non riesce più a tollerare etc.

Penso sia una questione di cambiamenti dovuti all’età, la osservo ma non mi preoccupo.

Tra giugno del 2018 e agosto dello stesso anno (quindi in 3 mesi) fa 10 richiami vaccinali. Alle mie perplessità di farne così tanti in poco tempo, il medico mi risponde che è normale, non ci sono controindicazioni e così li effettua.

Dopo neanche 2 settimane dall’ultima tranche di 3, inizia ad avere una febbriciattola strana, mal di testa, nausea e mal di gola. Penso sia una influenza o qualcosa di simile, la osservo ma, anche qui, non mi preoccupo.

Dopo un anno di sintomi che non se ne vanno e anzi, se ne aggiungono altri (irsutismo diffuso, amenorrea, debolezza etc), la dermatologa che la segue per i brufoli (davvero marcati) consiglia visita endocrinologica per sospetti problemi in quel campo.

Ne emerge che ha difficoltà con insulina e inizia ad assumere inositolo.

Verso febbraio del 2020 diventa completamente itterica ma non può essere vista (neanche privatamente) perchè gli ospedali etc sono chiusi.

A giugno viene visitata dall’endocrinologa del centro endocrinologico pediatrico di Padova e emerge che ha ovaio policistico e sindrome dismetabolica.

A febbraio del 2021 le vengono indotte le mestruazioni con un farmaco specifico per poi, una volta iniziato il ciclo, passare alla pillola per gestire entrambe le situazioni.

Lei, nel frattempo, sta sempre peggio: la nausea è presente 24/h, mal di testa, vertigini, difficoltà di concentrazione e di memoria, non sopporta la posizione ortostatica, debolissima, mal di gola, alle cervicali, sempre più difficoltà a fare qualsiasi genere di attività.

Riesce a proseguire gli studi solo grazie al fatto che la scuola è chiusa e frequentano in dad oppure alternano settimane di presenza a settimane in dad.

Nel 2021, all’inizio dell’anno scolastico, capisco che non è più in grado di frequentare e affronta la 4 liceo in parentale (quindi con lezioni a casa e esame da privatista a fine anno).

A marzo del 2022 si giunge, finalmente, ad una diagnosi precisa; ha encefalomielite mialgica/sindrome da stanchezza cronica.

A giugno del 2022 iniziamo a spostarla in carrozzina dentro casa perchè non ha più la capacità di muoversi da sola, ormai i problemi cognitivi sono invalidanti (perdita di memoria a breve, confusione mentale, difficoltà a parlare, trovare le parole etc), 

Inizia delle terapie sperimentali proposte dall’ospedale di verona dove è seguita ma non reagisce bene e dopo 3 mesi, le interrompe ma ormai è allettata 24/h.

Vive in una stanza abbastanza protetta dai rumori e al buio o semibuio perchè non tollera più luce e rumori.

Le sue condizioni si aggravano sempre più, perde la capacità di leggere, di scrivere, di guardare la tv, telefonare, ascoltare musica, usare cellulare o pc e, a maggio del 2023, viene seguita dal distretto per cure domiciliari.

Verso metà gennaio 2024, si stabilizza ed è tuttora così.

Ho scritto in poche righe, tralasciando tante cose, la sua storia. 

L’ipotesi che sembra più verosimile è che il vaccino (e i successivi 10 richiami vaccinali) le abbiano mandano in tilt il sistema immunitario, scatenando virus che sono silenti in tutti noi (tipo epstein barr, hhpv6, zoster etc) e che sono, purtroppo, neurotossici.

Non riesco ad avere più chiaro di così il quadro della sua storia perchè non c’è stato un momento preciso in cui tutto si è scatenato, ma un evolversi di situazioni che si sono aggravate nel corso di 5 anni.

Spero che il raccontare tutto ciò, possa servire davvero a qualcosa e vi ringrazio per quello che fate, in fede, 

F.