Nel contesto di una economia di guerra la Russia vincerebbe a mani basse e sopravviverebbe senza problemi rinunciando alle nostre borse, scarpe e automobili, perché possiede tutte le materie prime e tutto l’occorrente per soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione, a cominciare dalle risorse energetiche.
Noi non potremo mica mangiare mocassini, non potremo scaldarci con gli accessori Gucci e mettere l’olio d’oliva nelle automobili, avendo basato la nostra economia sul “superfluo”.
La prospettiva di stare a lume di candela, con l’iPhone scarico mentre rimane il ricordo di Chiara Ferragni, desiderando pasta e pane, in caso di conflitto diretto.
Diffidate da chi vi dice che la Russia si pieghera’ per via delle sanzioni occidentali, perché quelle servono solo per piegare noi.
DB