Italiani cari,
Come ben sapete noi ci teniamo a voi e ci preoccupiamo del vostro benessere, della vostra salute.
Ci prodighiamo per offrirvi una società che non vi debba creare problemi e che vi assicuri ciò che noi abbiamo pensato per voi essere la soluzione migliore.
È da molto che vi osserviamo, abbiamo visto quanto brave persone siete, quanto siete osservanti delle nostre regole e proprio per questo vi abbiamo costantemente messi alla prova per vedere ciò che per noi potevate fare, perché a voi teniamo.
Avete affrontato crisi, da noi prodotte, che non avremmo mai immaginato superaste, come quella del 2008 in cui alcuni di voi hanno perso i loro risparmi ma era un atto dovuto, era per voi.
Quando è arrivato il mostro invisibile dalla Cina, noi, con la nostra lungimiranza, vi abbiamo detto di stare tranquilli, che avevamo tutto sotto controllo e ci adoperammo per combatterlo salvo poi accorgerci che alcuni di voi rendevano vano il nostro lavoro, disobbedendo e ponendosi le domande sbagliate. In quel caso, per il vostro bene vi abbiamo chiesto gentilmente di stare a casa, di non lavorare, di non far studiare i vostri figli, di mascherarvi per aiutarci a sconfiggere il morbo in attesa del sublime operato dei nostri scienziati (i migliori) nel trovare la cura per voi.
Da quel momento in poi abbiamo messo in campo il meglio del settore dell’informazione, i nostri professionisti, della scienza, gli sciamani del nostro credo; tutti pagati per non farvi sentire soli, abbandonati.
Certo, qualche incidente di percorso c’è stato, ne siamo consapevoli ma era per il vostro bene.
La cura poi arrivò e lì, proprio lì, ci avete dimostrato tutta la vostra devozione ai nostri e vostri sacrifici, continuando con noi la lotta al morbo invisibile.
Ora però, italiani cari, c’è una minaccia ancor più grande ai confini con il nostro sogno chiamato Europa, c’è il dittatore della steppa che attacca il nostro granaio e minaccia noi per lo sdegno dimostratogli.
Non possiamo stare a guardare, ne va della nostra democrazia!
Proprio perché a voi teniamo e sapendo molto bene quanto siete avvezzi ai sacrifici da noi proposti, quanto meravigliosamente solidali siete vi chiediamo un ulteriore sforzo per difendere la democrazia tutta; con l’invio di armi a quel popolo per difendersi, con la rinuncia in denaro che impiegheremo tutti assieme per accogliere i profughi che fuggono da quel martirio.
Sappiamo che questi soldi, i vostri soldi, erano destinati alle imprese locali in difficoltà per le misure drastiche prese per il mostro invisibile ma sappiamo anche, e converrete con noi, che queste imprese hanno vissuto troppo tempo al di sopra delle loro possibilità e sulle vostre spalle.
Vanno lasciate al loro destino per difendere la nostra democrazia.
Confidiamo in voi per queste nostre politiche, dure ma necessarie, siete un grande popolo e siete pronti!
In fede
Il Potere