“LO DOBBIAMO AI MORTI”

da | Nov 1, 2022 | Home, Weltanschauung

Uriel Crua

A “mente fredda” e col nuovo governo sentiamo spesso alcuni canali dell’informazione più o meno  alternativa asserire che è ora di fare giustizia perché “malgrado le restrizioni più pesanti siamo il Paese con più morti al mondo” e che dunque altre Nazioni che non hanno applicato le misure draconiane adottate qua in Italia hanno avuto “meno morti”. E poi che “occorre fare giustizia per rispetto dei morti” e simili.

Insomma: i morti. 

Serve – a quanto pare – tornare a calcificare alcuni concetti base che evidentemente sfuggono:

1 – I “centottantamila” si debbono contare come minimo su ben tre stagioni “influenzali”: 2019/2020; 2020/2021; 2021/2022

2 – I numeri (ormai è stato più volte ammesso anche dalle fonti “ufficiali”) sono DA SEMPRE stati drammaticamente drogati, contando qualsiasi decesso per qualsiasi ragione purché avvenuto in concomitanza di un test PCR positivo. E sappiamo anche che la “positività” riscontrata è sempre stata perlopiù falsata.

3 – Lo smantellamento programmatico della medicina di prossimità e il miracolo semiotico del “Tachipirina e vigile attesa” hanno esasperato situazioni di difficoltà endemiche, portando in moltissimi a morire per le cure mancate (verso qualsiasi patologia).

Ergo: non abbiamo avuto “le restrizioni peggiori del mondo ma ANCHE il numero di morti più alto del mondo”. No.

Abbiamo avuto le restrizioni peggiori e ANCHE il più falsificato sistema di conteggio dei decessi, che pur essendo spalmati su tre stagioni influenzali e pur estendendo i conteggi anche nelle stagioni calde (ampliando così lo spettro di indagine) grazie alla misura dei tamponi che rilevavano qualsiasi cosa e sempre, restano tutto sommato poco oltre la linea della mortalità degli anni precedenti il “fenomeno pandemico”.

Gli altri “Paesi” semplicemente non hanno adottato le nostre restrizioni e non hanno adottato il nostro drogato sistema di conteggio dei decessi.

Questo è. 

Quindi no. Siamo fuori strada quando affermiamo tali sciocchezze, e avalliamo implicitamente un sistema marcio dal principio e basato ESCLUSIVAMENTE su tecniche di manipolazione e propaganda come mai prima.

Se mai ci sarà una “commissione d’inchiesta”, su questa base dovrà fondarsi. 

Altrimenti non sarà che un macchiettistico simulacro di giustizia, buono per il popolino avido di gossip.