Su la testa!

da | Mar 29, 2022 | Testimonianze

Rossella Calcagni

June 29, 2021

A volte si discute sull’ eventualità di spostarsi, di piantare baracca e burattini e partire…per chissà dove. 

L’aria si è fatta pesante qui, nessun barlume di speranza nel futuro prossimo, ma…

Ripensandoci.

Quale altro Paese ha una costituzione così ben strutturata a difesa dei diritti fondamentali del cittadino?

Una carta costituzionale modello.

Dunque? Perché questa deriva liberticida?

Ve lo spiego:

chi si è prestato fino a questo momento, lo ha fatto in maniera assolutamente VOLONTARIA.

Abbiamo il fior fiore di “obblighi vuoti” senza leggi a sostegno.

Un esempio? Le centinaia e centinaia di sanzioni ( coprifuoco violato e mascherine) contestate con successo;

Il green pass?

Chi lo ha orgogliosamente ottenuto adesso può utilizzarlo solo se decisamente morbido…

Le strutture ricettive ad esempio, NON possono trattare dati sanitari dei clienti, ergo io che ho un matrimonio a luglio, potrò accedere e festeggiare in santa pace tanto quanto chi è corso ad immolarsi come cavia.( Verificato)

L’obbligo per il personale sanitario?

Altra perla.

In Italia esiste la legge 219/2017 sul consenso informato che all’art. 1 prevede:

Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefìci e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell’eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell’accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi“.

E ancora:

Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura”.

Va da sé che un individuo che non abbia la possibilità di approfondire riguardo il proprio stato di salute sol perché la figura indicata dalla stessa legge, ovvero il MEDICO DI MEDICINA GENERALE si rifiuta di prescrivere esami diagnostici, non è messa nelle condizioni di acquisire le informazioni necessarie per sottoscrivere il CONSENSO INFORMATO, atto dovuto e indispensabile per poter subìre un trattamento sanitario.

Non solo! Un medico di medicina generale che si rifiuta di consentire un approfondimento diagnostico, sta di fatto frapponendosi tra la legge e il soggetto obbligato, impedendo a quest’ultimo di “mettersi in regola”.

Può essere dunque diffidato e nella peggiore delle ipotesi denunciato.

Detto ciò, armiamoci di PAZIENZA, CORAGGIO e tanto buon senso e andiamo avanti.

Non è vero che tutto è perduto e non è vero che ogni libertà è stata soppressa e la legalità superata, c’è solo bisogno di italiani pronti a lottare per i propri diritti.

Su la testa!