Viviamo in una società fatta di spettatori, dove si osserva e si riprende tutto per poi condividerlo con altri “guardoni” avidi di pettegolezzi, cronaca e contenuti di ogni genere.
Abituati a vedere il mondo attraverso uno schermo si ha la percezione di guardare tutto come se fosse un film al cinema o in TV, in cui si è essenzialmente passivi, non sentendosi minimamente responsabili né direttamente coinvolti da ciò che si vede.
Questo viene traslato anche nel mondo reale, non appena succede qualcosa si tira fuori il cellulare e si filma, divenendo “registi” e estraneandosi completamente da ciò che sta accadendo davanti ai propri occhi, deresponsabilizzandosi, perché non ci riguarda.
Ecco il perché tutti riprendono e nessuno o quasi interviene di fronte ad una violenza o incidente o un malore che capita al prossimo.
Non è cattiveria, è distacco dal mondo reale, che qualcuno definisce approssimativamente con indifferenza.
Chi è indifferente non perde tempo a filmare ed a fotografare, ma probabilmente in un prossimo futuro si arriverà a questo stadio, in cui il prossimo non sarà degno nemmeno di essere immortalato.
DB